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Precisione,
Potenza, Velocità sono i tre elementi paritetici del tiro dinamico
in base ai quali vengono saggiate le capacità degli atleti,
specificatamente legate al tiro e non alle loro capacità fisiche,
con particolare riferimento alla costanza, rendimento ed
affidabilità del binomio arma-tiratore.
Massima
attenzione viene prestata alla realizzazione dei bersagli, cartacei
e metallici, e loro supporti, agli angoli di rimbalzo, alla corretta
vicinanza e dimensione del muro cosiddetto “parapalle” frontale, ai
divisori laterali che delimitano ogni singolo stage, nonché alla
loro efficacia.
Altrettanto in merito all’utilizzo di materiali idonei, saldamente
ancorati al terreno (barricate, divisori, linee di demarcazione
colorate, aperture e finestre, corridoi), al fine di dare ai
tiratori i giusti riferimenti visivi e tattili per prevenire
qualsiasi movimento non corretto durante l’esecuzione di ogni
esercizio.
Per i non
addetti al settore è importante sapere che tali suddivisioni servono
a porre sullo stesso livello tiratori aventi le stesse
caratteristiche, più precisamente riferite alla potenza della
propria arma (calibro utilizzato), impiego o meno di congegni di
puntamento (mire fisse, mire optoelettroniche), impiego o meno di
accorgimenti tecnici che ne facilitino o migliorino l’uso
(caricatori maggiorati, impugnature diversificate, compensatori sul
vivo di volata, minor peso di pressione del dito sul grilletto).
Ogni divisione fissa i criteri in base ai quali un’arma può essere
utilizzata e/o modificata, criteri che vengono stabiliti da apposito
regolamento.
Le divisioni presenti in gara sono le seguenti: Open, Standard,
Production, Modified e Revolver standard.
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UN PURO GESTO ATLETICO
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Anche
il terreno è predisposto e modificato, tenuto sgombro da
detriti e reso perfettamente piano, riportando ghiaia e
sabbia sulla superficie per garantire un’adeguata
sicurezza ai tiratori ed arbitri durante gli
spostamenti.
Come di consueto, ogni gara vede la partecipazione
degli atleti assegnati in base alla divisione da loro
scelta e classe di appartenenza.
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Il
fattore età, invece, è un altro elemento utile alla
formazione e suddivisione in categorie, nel seguente
modo: Juniores, Seniors, Super Seniors. E non
dimentichiamoci che esiste la categoria Lady, composta
da tiratrici veramente grintose ed esperte, alcune delle
quali superano con ampio margine i colleghi maschi in
classifica.
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Quando si parla
di classi si fa riferimento ai valori percentuali ottenuti da ogni
singolo tiratore durante l’attività sportiva, ottenuti in base ad un
rapporto tempo/punti rispetto al punteggio del miglior tiratore in
ogni singola competizione. Ogni divisione comprende le seguenti
classi: grand master, master, classe A, classe B, classe C, classe
D. |
Adrenalina pura
ed emozioni in gara !
<< Buon giorno
signori! >> dice il giudice designato all’esercizio << Io sono Paolo
e vi do il benvenuto allo stage n. 1>>. Subito un briefing chiaro e
semplice, che, secondo il presupposto della libera interpretazione,
impegna i tiratori nello stabilire come affrontare la performance
sin dal momento della prova “in bianco”, cioè a mani libere.
A turno gli atleti si susseguono ordinatamente, testando nuove
posizioni, nuovi spostamenti sempre più rapidi. C’è anche chi fa
esercizi di riscaldamento per i muscoli, ancora un po’ freddi e
forse troppo rilassati.
Il gruppo viene interrotto dalla prima chiamata: <<Si prepari in
pedana il primo tiratore!>>. Sgombro il campo, il giudice di gara si
avvicina e chiede all’atleta se ha compreso il briefing
dell’esercizio ed è quindi pronto. Giuseppe lo guarda deciso e
risponde: <<Per me, tutto chiaro!>>.
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<<Shooter,
are you ready?>> viene domandato al tiratore, che, dopo
essersi sistemato ancora una volta occhiali e cuffie,
risponde: <<Ready!>>. |
Al segnale (beep),
Giuseppe ha già mosso il ginocchio in avanti e dopo soli 0,80
centesimi di secondo ha estratto la pistola, puntandola in direzione
della prima sagoma. I primi due colpi (il minimo previsto per ogni
sagoma) centrano perfettamente il bersaglio il zona A (alfa) dopo
soli 1 secondo e 93 centesimi. Subito seguono gli altri bersagli
presenti nello stage. A distanza di mezzo secondo l’uno dall’altro
vengono colpiti i tre bersagli metallici, che cadono all’indietro
quasi all’unisono. Poi tutti gli altri cartacei, sia i più vicini,
sia i più lontani, forati anche tre volte per ottenere il punteggio
di una zona di più alto valore.
19 i colpi minimi previsti, 21 i colpi sparati e tutti andati a
segno. Il tutto in 10 secondi e 73 centesimi.
Il giudice di gara richiede al tiratore la conferma <<If you are
finished, unload and show clear!>>. Secondo il regolamento, un
esercizio si può considerare concluso solo dal momento in cui l’arma
risulta essere scarica. Quindi, secondo le procedure di sicurezza,
in questa fase il tiratore estrae il caricatore, espelle l’eventuale
cartuccia ancora presente ed effettua un paio di aperture della
pistola indietreggiando il carrello.
Al comando <<If clear, hammer down, holster>> il tiratore preme il
grilletto (abbattendo così il cane sul percussore) e ripone l’arma
in fondina.
Spettacolare, vero? Ma, a mio avviso, lo è ancor di più il
risultato, dopo la verifica dei punteggi sulle sagome: 14 sono A
(zona alfa), 1 è C (zona Charlie), 1 è D (zona delta), oltre i tre
cosiddetti “ferri” posti, pensate, alla distanza di ben 20 metri.
Giuseppe
ringrazia il “Range Officer” (così sono chiamati gli arbitri
ufficiali appartenenti all’Associazione Italiana Range Officers –
www.airoitalia.org)
tra gli applausi dei colleghi tiratori, firma lo statino relativo
alla prova appena eseguita e, con un sorriso, si avvia soddisfatto
verso successivo stage.
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<<Load
and make ready>> dice il direttore di tiro, indicando
così al tiratore di caricare l’arma e sistemarsi nella
posizione di partenza prevista dal briefing. |
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Il
giudice di gara avvicinando il timer al capo del
tiratore intima: <<Stand By !>>. Inizia così il count
down di circa 3 secondi prima del segnale di start. |
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Non
mancano emozioni e delusioni naturalmente. Durante lo svolgimento di
una competizione alcuni tiratori completano gli esercizi in tempi di
esecuzione eccezionali, mentre altri, purtroppo, alternano
inceppamenti, mancate percussioni e qualche rottura dei meccanismi
di caricamento, che in taluni casi abbassano la media di tempi e
punti, con conseguente perdita di parecchie posizioni in
graduatoria. 100 colpi minimi, suddivisi per 41 bersagli cartacei e
18 bersagli metallici sono solo un esempio di quanti targets si
affrontano in una gara.
E’ importante
sapere che in una gara di tiro dinamico sportivo, così come in altre
discipline che utilizzano armi da fuoco, sono molte le variabili che
influiscono sulla buona riuscita di un esercizio. Una cattiva
manutenzione della propria pistola e dei suoi accessori, così come
l’utilizzo di una pistola nuova, oppure di cartucce caricate in
maniera non sufficiente, lo scarso allenamento, la scarsa
concentrazione, le condizioni meteorologiche sfavorevoli, il grado
di umidità troppo alto, ed altre eventi ancora, sono tutti elementi
che rischiano di compromettere l’esito di un’intera prova.
Giusto il
tempo per scambiare quattro chiacchiere e condividere informazioni,
esperienze e consigli per la prossima competizione e poi… via con le
premiazioni !
Dato lo spirito puramente sportivo che contraddistingue questa
disciplina i premi non sono mai in denaro. Generalmente vengono
messi in palio medaglie e coppe, ma anche utensili,
elettrodomestici, buoni viaggio, ricambi per la manutenzione della
propria arma, cuffie, penne, orologi, ecc. … talvolta alcune
organizzazioni, invece, omaggiano le terne vincenti con succulenti
insaccati.
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A
fine gara, una volta raccolti tutti gli statini
riportanti punteggi e penalità, e regolarmente siglati
da giudici segnapunti (score keepers) e tiratori,
efficienti computeresti e computeriste (anch’esse
tiratrici) redigono rapidamente le classifiche. Nel
contempo gli atleti iniziano a rilasciare tutta
l’adrenalina creatasi durante le ore precedenti, seduti
ad un tavolo, gustando un buon panino con salsiccia. |
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Come
si potrà notare, questa disciplina è anche il pretesto
per stare in buona compagnia, incontrare amici, vecchi e
nuovi, svagarsi un po’ e staccare la spina dal lavoro
quotidiano per una giornata intera, dedicando le proprie
energie mentali e fisiche alla propria passione.
Inoltre, il tiro dinamico è un ottimo sport per tutti
coloro che utilizzano armi nel proprio mestiere: sto
parlando di forze dell’ordine, guardie giurate, body
guard, agenti investigativi, oltre a tutte le persone
che possiedono un’arma, sia essa da difesa o sportiva.
Può essere praticato da uomini e donne di tutte le età,
ed anche da portatori di handicap.
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Ho sempre avuto
il piacere di diffondere la cultura sportiva del tiro dinamico,
sottolineando sempre i criteri per operare in totale sicurezza. Ed è
con questo spirito che mi rivolgo al crescente numero di persone che
si avvicinano a questa disciplina, per raggiungere i seguenti
obbiettivi: fornire informazioni di natura legale, al fine di
osservare le disposizioni di legge in materia di porto e detenzione
di armi ed esplosivi, fornire informazioni sulle regole di
comportamento dentro e fuori i poligoni di tiro, fornire
informazioni di natura tecnica, relativa alle armi utilizzate e loro
funzionamento, esporre in maniera sintetica i punti salienti del
regolamento sportivo, del quale è fatto obbligo averne buona
conoscenza, proporre nozioni elementari sulle tecniche di maneggio
d’arma, puntamento e spostamento durante gli esercizi (stages) di
una gara, facendo riferimento soprattutto agli aspetti psico-fisici
del tiratore (atteggiamento mentale ed allenamento).
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A chiunque voglia
avvicinarsi al mondo delle armi corte suggerisco in primis di
assistere ad una delle varie competizioni a calendario per l’anno
2005 (www.fitds.it),
(ingresso libero), ricordando che sono d’obbligo protezioni
auricolari (tappi o cuffie) e visive (occhiali di protezione a lente
grande stile infortunistica).
Consiglio a chi
volesse essere spettatore di una manifestazione di tiro dinamico
sportivo di seguirla in uno dei seguenti modi:
- osservare il gruppo dei tiratori ritenuti migliori, spostandosi di
stage in stage, al fine di verificare le diverse modalità di
conduzione della gara, ovvero come ogni singolo tiratore interpreta
e conclude ogni singolo esercizio, oppure
- posizionarsi presso uno stage ritenuto dall’organizzazione
particolarmente interessante per spettacolarità e difficoltà di
esecuzione (soprattutto in presenza di finestre ed aperture, oltre
alla presenza di bersagli metallici), al fine di apprezzare le doti
di maneggio d’arma di tutti gli atleti.
A coloro i quali,
invece, desiderassero partecipare ad una competizione, consiglio
fortemente di frequentare appositi corsi (che certificano l’idoneità
al tiro “dinamico”), tenuti da istruttori qualificati e riconosciuti
a livello federale, per poi successivamente iniziare l’attività di
tiro prima a livello amatoriale, poi a livello agonistico.
I corsi servono ad informare i tiratori “neofiti” circa le
molteplici sfaccettature di questo sport, partendo dagli aspetti
teorici fondamentali del tiro ed allenamento fisico sino ad arrivare
alla preparazione mentale in una gara, senza tralasciare,
ovviamente, norme di sicurezza, tecniche di tiro, posizioni, mira,
funzionamento e reazioni di un’arma in condizioni dinamiche di tiro,
anche in movimento.
Trattandosi però di utilizzo di armi da fuoco, è inoltre
fondamentale conoscere quanto è espressamente legiferato dalla
normativa italiana in materia di acquisto, detenzione e trasporto,
porto e collezione di armi e munizioni.
Per questo motivo
esortiamo il lettore a visitare la pagina internet del sito della
Polizia di Stato
http://www.poliziadistato.it/pds/cittadino/armi/armi.htm
ovvero a recarsi presso
il Commissariato della propria zona di residenza al fine di ottenere
ogni informazione necessaria al rilascio di autorizzazioni per poter
praticare questo entusiasmante sport.
Concludo dicendo:
buon divertimento a tutti !
Informazioni utili e
risposte alle domande più frequenti sono ottenibili inviando email
all’indirizzo
info@combat.it.
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